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Quando andavi a scuola prima di essere interrogato, se ti avessero detto quali erano le domande, ti saresti potuto preparare meglio per avere un voto migliore, no!?
Se devi chiedere un finanziamento vorresti sapere in anticipo come ti valuta la banca?
Come presentarti al meglio e muovere le leve giuste per guadagnare un giudizio positivo anziché subire passivamente quello che ti dà la banca?
Vorresti una strategia chiara e precisa per autovalutare la tua azienda e aumentare le probabilità di ottenere un finanziamento!

Ti consiglio di seguire questo protocollo:

  1. Per prima cosa Se hai una srl chiedi al tuo commercialista una riclassificazione degli ultimi bilanci, con un’analisi degli indici di solidità, solvibilità e il grado di indebitamento. Se invece hai una ditta individuale o una società in contabilità semplificata, ti basterà un’analisi del fatturato e dell’utile netto. Meglio ancora se hai 3 bilanci, perché lo scopo di questa indagine è quello di evidenziare la tendenza della situazione economica patrimoniale e finanziaria dell’azienda.
  2. Ti consiglio di preparare una relazione, cioè una tua presentazione,che contenga informazioni riguardo l’attività svolta, le caratteristiche del mercato in cui operi, il tuo posizionamento competitivo rispetto ai concorrenti, gli obiettivi futuri della tua azienda e le strategie che intendi adoperare per raggiungerli. Certamente la relazione potrebbe ridursi a poche pagine oppure potrebbe esserti utile rivolgerti a un consulente per aiutarti nella stesura di un vero e proprio business plan.
    Insomma ti serve un documento che dica CHI SEI, DOVE SEI, DOVE HAI INTENZIONE DI ANDARE E COME! Sembra banale ma dimostrare chiarezza ti renderà più convincente. Questo è un aspetto molto importante che vale per tutte le aziende grandi o piccole, non lo dimenticare!
  3. Infine un aspetto che vale il 50% nel giudizio di una banca nei tuoi confronti riguarda il comportamento da te tenuto in passato con tutti gli operatori finanziari (banche, società di leasing, società di factoring). Tutta la tua storia con loro viene registrata ed è rintracciabile tramite interrogazione alla Centrale Rischi della Banca d’Italia. Dunque fallo tu prima di loro per evidenziare e giustificare eventuali anomalie riscontrate.
    Devi cercare nel tempo di migliorare l’adeguatezza nell’uso dei finanziamenti in corso. Ad esempio, l’impiego del fido fino al limite e per periodo prolungato è interpretato dalle banche come un sintomo di difficoltà finanziaria che peggiora il rating. Oppure, lo scoperto di conto che dovrebbe fronteggiare improvvise carenze di cassa è stato usato saltuariamente o il conto è perennemente in rosso? Nel secondo caso sappi che la banca lo rileva come un’anomalia! Infine, le rate dei prestiti e dei mutui sono sempre state rimborsate a scadenza? Perché il mancato rimborso delle rate così come assegni insoluti o ricevute bancarie non pagate dai tuoi clienti sono tutti elementi giudicati negativamente per la solvibilità e quindi la tua affidabilità.

Ora non pensare che se non ti hanno pagato la RIBA sarai bollato inaffidabile PER SEMPRE! Nulla è per sempre! Le banche aggiornano ogni anno i rating quindi migliorando i metodi incasso migliorerai anche il tuo rating!

Ma ora voglio chiudere svelandoti un trucco! Ogni banca utilizza pesi diversi per la valutazione, quindi è buona regola chiedere il metodo di valutazione usato prima di avanzare una richiesta specifica. In tal modo saprai se la banca da più peso alla tua capacità di generare liquidità, oppure se è più importante presentare un piano di sviluppo imprenditoriale o se pesa di più l’analisi comportamentale.
Bene , quindi abbiamo capito che il rating dipende da flussi informativi, informazioni riguardanti dati quantitativi, qualitativi e dall’analisi andamentale.

ti invito quindi a pianificare un’analisi di questo tipo e soprattutto di farla ogni anno per andare a migliorare nel tempo quegli aspetti che incidono sull’affidabilità della tua azienda.